{"id":1730,"date":"2019-06-05T11:49:53","date_gmt":"2019-06-05T09:49:53","guid":{"rendered":"http:\/\/www.scenanuda.it\/?p=1730"},"modified":"2022-10-07T10:20:07","modified_gmt":"2022-10-07T08:20:07","slug":"circe","status":"publish","type":"post","link":"http:\/\/www.scenanuda.it\/circe\/","title":{"rendered":"Circe"},"content":{"rendered":"

\"IMG_9715\"<\/p>\n

Drammaturgia di Matteo Tarasco<\/strong><\/p>\n

Con Teresa Timpano<\/strong><\/p>\n

E con Federica D’Angelo<\/strong><\/p>\n

Regia, scene e luci Matteo Tarasco<\/strong><\/p>\n

Musiche originali Claudio Bagnato<\/strong><\/p>\n

Costumi Chiara Aversano<\/strong><\/p>\n

Direttore di Scena Paolo Pannaccio<\/strong><\/p>\n

Assistente scene e costumi Antonino Serravite<\/strong><\/p>\n

Assistente alla regia Pasquale Pacil\u00e8<\/strong><\/p>\n

Sartoria Sartoria \u201cNon solo moda\u201d di Fortuanta Marra<\/strong><\/p>\n

Foto di scena Matteo Nardone<\/strong><\/p>\n

Co-Produzione Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e Scena Nuda – Festival Miti Contemporanei<\/strong><\/p>\n

Note di Regia<\/strong><\/p>\n

Chi \u00e8 Circe? Una dea? Una maga? Un\u2019ingannatrice? Un\u2019avvelenatrice? Perch\u00e9 vive sola su un\u2019isola sperduta in mezzo al mare? Perch\u00e9 trasforma gli uomini in maiali? Molti misteri avvolgono questa figura inquietante. Il nostro spettacolo \u00e8 un\u2019indagine, un viaggio alla scoperta di una donna la cui vera storia non \u00e8 stata ancora raccontata. La nostra Circe vive\u00a0in una casa-discarica, l\u2019antro oscuro di un\u2019accumulatrice seriale, un\u2019isola di ciarpame, una distesa di sacchi della spazzatura e oggetti dimenticati, retaggio di una civilt\u00e0 in rovina, la nostra. Fumi d\u2019incendi oramai spenti s\u2019innalzano stanchi verso il cielo. Il cielo \u00e8 sempre plumbeo. Tuoni lontani che annunciano una tempesta sempre in agguato che non riesce mai a scatenarsi. Da una radio abbandonata fuoriesce una vecchia canzone. Sempre la stessa. In questa terra di nessuno assistiamo al finale di una partita che Circe ha gi\u00f9 perduto, come tutti noi.<\/em><\/p>\n

\u00a0<\/em>Note sulla Scenografia<\/strong><\/p>\n

La re-visone del mito, ovvero l\u2019atto di voltarsi indietro e guardare con occhi nuovi, il tentativo di penetrare un testo antico da una nuova prospettiva. Abbiamo bisogno di conoscere il passato, i grandi classici, ma di svelarli in modo diverso da come li abbiamo conosciuti sino ad ora, compito del teatro oggi non \u00e8 tramandare una tradizione ma spezzare la sua presa su di noi, re-visione, come ricreazione di un punto di vista, rigenerazione del mito attraverso la prospettiva nuova di un\u2019accresciuta coscienza sociale culturale e umana, per comprendere meglio il nostro ruolo nella storia del mondo. Operare una re-visione del mito significa anche ricrearlo proiettando sulle sue figure millenarie immagini nuove. Un tempo la poesia serviva per ricordare all\u2019essere umano di mantenere l\u2019armonia con la natura, con le altre creature viventi. Oggi la poesia ci ricorda che l\u2019essere umano ha ignorato questo avvertimento, ha messo a soqquadro il mondo creando il caos (per questo la nostra scena rappresenta una discarica) attirando rovina su di se per le generazioni future. Il potere dunque oggi non consiste in filtri magici o pozioni miracolose, ma in una nuova visione del mondo della natura dell\u2019uomo. Circe pu\u00f2 farsi tramite di questo nuovo potere la sua capacit\u00e0 di comunicare con la natura di comprenderne la sacralit\u00e0 \u00e8 ora da celebrare come salvifica. Questo a lei oggi, possiamo chiedere, una rinnovata connessione con la natura, questo dobbiamo implorare alla dea della trasformazione noi, esseri umani contemporanei, naufraghi nel mare del consumismo, noi, ai quali la natura appare come risorsa da sfruttare, sostanza da ingerire, da inondare di rifiuti della nostra civilt\u00e0. Che Circe ci trasmuti, ci faccia tornare a un\u2019originaria purezza animale, ci faccia riscoprire l\u2019amore e il rispetto per la natura. Circe pu\u00f2 rivelarsi oggi trasformatrice potente facendosi carico di indirizzare il futuro dell\u2019umanit\u00e0 verso nuovi orizzonti, su un mare non pi\u00f9 discarica ma restituito alla sua funzione originaria di risorsa vitale.<\/em><\/p>\n

MATTEO TARASCO<\/p>\n\n\n \t

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