Si sta bene sulla terra

IMG_9701_sito def

(Progetto “La partita”)

Produzione Scena Nuda/Micro Teatro Terra Marique PG
Regia e Drammaturgia Gennadi Nicolaevich Bogdanov
Traduzione e assistente alla regia Brenda Bronfman
Con Filippo Gessi, Claudio Massimo Paternò, Teresa Timpano
Costumi Naele Latella
Musiche Simone Squillace
Luci Claudio M. Paternò
Foto Alberto Ieracitano

L’idea è quella di “giocare” con il teatro dell’assurdo offrendone una diversa chiave interpretativa. Un viaggio lungo 40 anni, riscrivendo il testo, tratteggiando i protagonisti anche attraverso i colori grotteschi degli intermezzi, degli sketch e clownerì raccolte da Tristan Remy nel suo libro “I clown”.

Vera espressione dell’umanità, coloro che fondano la loro arte sui rapporti di potere, che rispecchiano la quotidianità e la rendono buffa e surreale, che creano una visione distorta e ilare di quei problemi che gli spettatori ritroveranno una volta usciti da teatro. L’impossibilità del possesso in amore e l’illusione dell’amicizia: se l’amore è una finzione della tristezza dell’uomo, l’amicizia è una finzione della sua codardia. Se nessuna delle due cose può essere realizzata a causa dell’impenetrabilità di ogni “cosa mentale”. Il fallimento di ogni tentativo di possesso può avere almeno la nobiltà di ciò che è tragico, mentre il tentativo di comunicare laddove nessuna comunicazione è possibile, è soltanto una volgarità scimmiesca, o qualcosa di orrendamente comico, come la follia che fa parlare coi mobili. Il solo possibile sviluppo spirituale è in profondità. La tendenza non è nel senso dell’espansione ma della contrazione.

E l’arte è l’apoteosi della solitudine.
Non vi è comunicazione perché non vi sono mezzi di comunicazione

videotrailer