FESTIVAL “MITI CONTEMPORANEI”
X EDIZIONE – TAPPA D’AUTUNNO – 2021
La Compagnia Teatrale Scena Nuda è lieta di inaugurare la tappa autunnale del Festival Miti Contemporanei, giunto quest’anno alla sua decima edizione.
La tappa che si terrà il 27 e il 28 novembre 2021, presso il Cineteatro Metropolitano di Reggio Calabria, ospiterà tre spettacoli di grande rilievo, provenienti da Milano, Lamezia Terme e Palermo.
È online il link per la prevendita di Day Ticket e Abbonamenti a tre spettacoli:
https://www.liveticket.it/festivalmiticontemporanei.
È possibile anche prenotare telefonicamente al numero 3297093091 dalle 09:00 alle 12:30.
O via mail a: info@scenanuda.it dalle 09:00 alle 12:30.
RICORDIAMO CHE LA PRENOTAZIONE O L’ACQUISTO IN PREVENDITA SONO OBBLIGATORIE.
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GLI SPETTACOLI
LA MALEDIZIONE DEL SUD
– Dalla leggenda di Colapesce –
di e con: Pierpaolo Bonaccurso, Fabio Tropea.
Produzione: teatrop – Lamezia.
Accompagnato da un’originale narrazione musicale interpretata dal vivo, l’attore-autore fa sua quest’ antica leggenda e crea un gramelot calabro – siciliano per raccontarci come Colapesce abbia sposato il mare e come abbia salvato la Trinacria, la sua Terra, dallo sprofondamento. Cola incarna l’eroe, solitario, spavaldo, allontanato, venerato e martire. Colui che s’allontana dalle certezze della quotidianità per inseguire il suo sogno e che, nonostante ciò, rispetta e sostiene la famiglia e il suo paese nel bisogno. Sconfigge i mostri spezzando le catene dell’orrore e della paura. L’umile e grandiosa vicenda di Cola può essere per tutti, e per i giovani in particolare, il punto di partenza per il tanto auspicato e auspicabile cambiamento… grazie al Mito.
MADAME BOVARY
Di Gustave Flaubert – Con: Annig Raimondi e Antonio Rosti.
Regia: Annig Raimondi – Produzione: PACTA dei Teatri – Milano.
Da una notizia di cronaca di provincia, rielaborata dalla penna di Flaubert, nasce il primo grande romanzo realista. Emma Rouault, figlia di un agiato agricoltore normanno, cresciuta in una scuola religiosa, si diletta con romanzi sentimentali e pensa che il matrimonio le aprirà le porte della felicità. Andata in sposa a un medico mediocre, Charles Bovary, le sue speranze sono presto deluse. Madame Bovary rende immortale la lotta tra l’ideale e il reale, tra l’infinito e il finito, tra ciò che vorremmo essere e ciò che effettivamente siamo.
ONÌSIO FURIOSO
– Dal mito di Dioniso –
Di Laurent Gaudè – Con: Giuseppe Pestillo.
Regia: Luca Mazzone – Produzione: Teatro Libero – Palermo.
Onìsio Furioso affronta il tema della modernità del Mito e lo fa costruendo un personaggio che si muove a un ritmo sul crinale tra la poesia e l’epopea, tra la parola tragica e la quotidianità. È un compito difficile quello che Gaudé si è dato nella riscrittura di una figura mitologica così simbolica e carica di rimandi, Dioniso, divinità crudele e cruenta e allo stesso tempo così vitale. Segno di morte e di vita. Dioniso è il dio dei mendicanti, dei senza nome, di quelli che non hanno nemmeno una storia, Gaudé, nella scelta del nome, fa saltare le prime lettere che ne richiamano la dimensione divina, lasciando alla sua scrittura e alla scena, quella terrena; Onysos è così uomo, i suoi impulsi sono i nostri. Da una qualsiasi strada di una metropoli occidentale il nostro “uomo” inizia il suo racconto…
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IL FESTIVAL
Il progetto culturale teatrale denominato festival teatrale itinerante “Miti Contemporanei”, ideato, gestito e realizzato dalla compagnia Scena Nuda, diretta da Teresa Timpano, nato nel 2012 grazie al contributo dell’ente Provincia di Reggio Calabria, sostenuto successivamente dal POR FESR 2007- 2013, dal PAC 2007 – 2013 e dalla Regione Calabria Attività Culturali – Annualità 2017, giunto alla sua sesta edizione, si è sviluppato nel territorio della provincia di Reggio Calabria, in collaborazione con il MIBACT e le istituzioni locali, in diversi siti archeologici e borghi suggestivi che testimoniano la grande storia di una terra dalla millenaria civiltà.
Il festival delinea “un cammino di scoperta sulle tracce del mito, un percorso semplice di ricerca e studio attraverso le rielaborazioni drammaturgiche contemporanee con un focus sulla natura dell’uomo nella sua complessità. Il mito rivela l’attività creatrice, svela la sacralità del mondo, diventa quindi la garanzia di continuità di quel tempo sacro fino ai nostri giorni, come un ritorno all’origine per compiere una rinascita.”
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